lunedì 3 giugno 2013

Cos'è una Fara

La Fara era l'unità fondamentale dell'organizzazione sociale e militare dei Longobardi. Essa era costituita dall'aggregazione di un gruppo omogeneo e compatto di famiglie (originate dallo stesso clan gentilizio) ed era in grado di organizzarsi in contingente con funzioni militari di esplorazione, di attacco e di occupazione di territori durante le grandi migrazioni che condussero il popolo longobardo dall'area del Baltico, alla Pannonia, fino in Italia.

Il ruolo delle fare era determinante anche nel diritto longobardo. In assenza di un forte elemento statale i rapporti giuridici infatti erano intesi come rapporti tra le fare:pertando la reazione ad un torto subito avveniva a livello di gruppo attraverso la faida.


Un orientamento storiografico tradizionale identificava la fara con gruppi famigliari estesi, ma ormai da tempo si è consolidata un'interpretazione che sottolinea maggiormente il ruolo di unità militare della fara.
In accordo con l'etimologia (si veda il tedesco fahren, andare, viaggiare), Jörg Jarnut propende per una definizione della fara come di "associazione in marcia", che includeva, accanto ai guerrieri, tutti gli affini non combattenti (donne, vecchi, bambini, schiavi, perfino bestiame).

Paolo Diacono invece parla di "farae" come stirpi o linee di discendenza. Nella fara confluirono due strutture fondamentali della società germanica: la Sippe (la famiglia allargata) e la Gefolgschaft (la libera unione di guerrieri attorno a un capo). La seconda assomigliava al comitatus già descritto da Tacito nel I secolo. Resta difficile capire in quale misura le due componenti familiari e militari vi avessero importanza. Durante un momento cruciale come una migrazione è intuibile come il carattere di Gefolgschaft prendesse il sopravvento. Erano Gefolgschaft i gruppi di cynocefali, cioè quei guerrieri scelti che, con particolari acconciature, cercavano di terrorizzare i nemici assomigliando a cani e lupi. Una mediazione può essere pensata come un gruppo di consanguinei, simili ai clan di matrice celtica, con un maggiore inquadramento militare di altre analoghe strutture societarie di altre popolazioni germaniche.

Durante la fase nomade del popolo longobardo (II-VI secolo) infatti ai compiti militari, nella fara, si accompagnavano quelli sociali: il gruppo doveva garantire la pace interna, assicurare il sostentamento di tutti, erigere i ricoveri provvisori al termine degli spostamenti. A capo delle fare era posto un duca, guerriero insignito di tale dignità per i legami dinastici e per il valore militare mostrato in guerra e premiato dal sovrano.
La coesione interna era assicurata dai legami famigliari che i membri di una fara ritenevano di avere gli uni con gli altri.

Esempi di costituzione spontanea di ducati ad opera delle fare sono i ducati di Spoleto e di Benevento, isolati rispetto alla maggior parte dei ducati concentrati nel Nord Italia.

(fonte: wikipedia)

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